Violenza di genere, i Carabinieri salgono in cattedra: incontro con gli studenti dell'Istituto Zoli
![](https://scaling.spaggiari.eu/TEII0013/thumbnail/5091.png&rs=%2FtccTw2MgxYfdxRYmYOB6Pk9jQH5POS%2FquVc8aOi3ns2htM1BhF%2Fr5nAtRVDWvfTyMAZSK1CdbWaDHnglQjglAuFwI5cB%2FVmg%2FuX4At01ifvHVhzR520%2FYme%2BqShUDP%2B9Qj7hNmcQs3PUZ%2B9YD5vdA%3D%3D)
Nell’ambito dei contributi dell’Arma dei Carabinieri alla formazione della cultura della legalità il M.llo Lgt. Giuseppe Talamo del Comando Stazione di Atri hanno tenuto ieri, 5 Febbraio, un incontro presso l’Aula Magna dell’Istituto Superiore “Adone Zoli” con l’obiettivo di far conoscere meglio l’Arma dei Carabinieri ed avvicinare gli studenti ai temi del bullismo e della violenza di genere. All’incontro hanno assistito, con grande interesse e curiosità, gli studenti del biennio degli indirizzi liceale, tecnico e professionale.
Due temi forti, ma attuali, che meritano la massima attenzione da parte della scuola per contriubuire alla creazione di un futuro sulle basi di un solido sistema di diritti e doveri, promuovendo la cultura della legalità, favorendo l’educazione al senso civico, insegnando il valore profondo del rispetto delle regole e delle persone.
Parlare di bullismo significa raccontare un fenomeno diffuso, reale, che colpisce prevalentemente gli adolescenti, minando la loro serenità, in maniera profonda, a volte definitiva. E’ un’occasione molto importante per spiegare ai ragazzi non solo il dolore che il bullismo può provocare, ma anche il fatto che il bullismo stesso non è da definire come un fenomeno, ma è un vero e proprio reato.
Parlare di violenza di genere significa affrontare una questione altrettanto complessa perché la “violenza” si dice in molti modi! È un percorso di sensibilizzazione per far comprendere la pari dignità tra i sessi e sviluppare gli strumenti per una consapevole relazione tra pari con la conoscenza e comprensione dei diversi tipi di violenza, non solo quella fisica.
“È importantissimo intervenire su più fronti, prima di tutto rompendo muri e silenzi anche grazie a iniziative di formazione e prevenzione come questa di oggi, nella certezza che la prima palestra della convivenza civile sia lo spazio della comunità scolastica - ha affermato la Prof.ssa Paola Angeloni, Dirigente scolastico dell’Istituto Zoli – Ma, è una battaglia che deve vedere impegnati e schierati sullo stesso fronte tutti i soggetti istituzionali e tutte le ‘agenzie educative’. Voglio ringraziare l’Arma dei Carabinieri di Atri per la piena disponibilità e collaborazione con il mondo della scuola, per la competenza e professionalità con cui riesce ad approcciare i nostri ragazzi, per la formazione che trasmette anche ai nostri docenti, in prima linea quotidianamente nell'individuazione di eventuali segnali anticipatori di disagio.